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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

L'ascolto del corpo come espediente per fare emergere la creatività

Premessa Questi articoli non hanno la pretesa di essere esaustivi e di affrontare tutte le tematiche connesse a quella complessa materia che è la scrittura creativa. Ciò che scriverò vuole soltanto provare a smuovere qualcosa, nello stesso modo in cui una piccola goccia d'acqua che cade sulla superficie di un lago può provocarne un'increspatura che si propaga a distanze ben superiori a quelle che, in apparenza, la sua dimensione gli consentirebbe di creare. Ma come diceva "il piccolo principe" l'essenziale è invisibile agli occhi e ciò che vediamo può avere una carica vitale ed un'influenza sull'ambiente esterno ben superiore a quella che gli attribuiamo ad una analisi superficiale e dozzinale svolta con i nostri sensi. Siamo abituati a ragionare in termini di quantità e dimensioni, tralasciando altri dati che sfuggono alla nostra percezione sensoriale in un singolo istante di vita e che mostrano la loro rilevanza solo lungo l'eterna linea del tempo.

Il mestiere di scrivere

Già in questo articolo precedente avevo parlato del perché si scrive. Ora affronto un altro problema: quello della scrittura come mestiere. Cosa vuol dire scrivere un buon libro? Il genere letterario è davvero importante? Cambia cioè il modo in cui dobbiamo intendere il mestiere di scrivere a seconda del genere? Vi consiglio di guardare questo breve video dove lo scrittore Carlo Lucarelli spiega cosa sia il mestiere dello scrittore e la differenza tra scrittore "normale" e scrittore noir. A me personalmente piace molto Lucarelli, perché sa spiegare le cose in modo semplice e chiaro, in ogni sua intervista. Trovo sia utile provare ad entrare nel suo mondo, come in quello di altri scrittori. Non per tutti è un mestiere Per la maggior parte delle persone scrivere resta ovviamente una passione, dato che per vivere fanno un altro mestiere. In realtà, almeno credo, questo può essere molto positivo: pensate se doveste scrivere tutti i giorni per forza per almeno 5-6 ore.

Recensione: "Io sono la preda" di Anna Pia Fantoni

Oggi vi parlo di un libro interessante, difficilmente catalogabile. Scheda libro Titolo: Io sono la preda Sottotitolo: Venezia oscura Autore: Anna Pia Fantoni Edito da: / (auto-pubblicato) Uscita: maggio 2019 (1a edizione) Formato: Brossura (cartaceo), Kindle (elettronico) Genere: Thriller (con sfumature noir e Romance) Pagine: 224 cartaceo (199 in formato elettronico) Prezzo: 13 € cartaceo; 3.99 € Kindle Il libro Un libro insolito, un thriller con sfumature di noir, che ha come tema centrale la violenza sulle donne e la manipolazione. La storia è ben raccontata: coinvolge e cattura dall’inizio alla fine. Da subito si crea un legame tra lettore e personaggi protagonisti, per i quali ci si trova a parteggiare. Il ritmo è piuttosto veloce, incalzante, non lascia mai al lettore il tempo di rilassarsi. Si alternano continuamente due punti di vista diversi, due storie che inizialmente sembrano viaggiare su due binari distanti ma che da un certo momento si incontrano

Segnalazione iniziativa: "Books in the mailbox"

L'iniziativa "Books in the mailbox" (libri nella cassetta delle lettere) consiste nella creazione di un circolo di letture itineranti. In pratica funziona così: un gruppo di lettori sceglie un libro (che viene messo a disposizione da un autore) che viene spedito via posta da un lettore all'altro. Ad ogni passaggio di mano, il nuovo lettore annoterà anche i suoi pensieri sul libro su di un quaderno a parte che viaggerà insieme al libro. La cosa dovrebbe partire a breve (15 giugno) ➤ Per maggiori informazioni e per scoprire quali sono i libri tra cui scegliere, visitate il blog che ha proposto l'iniziativa visualizzando questo articolo del blog vuoiconoscereuncasino.blogspot.com