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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Il viaggio nella creatività attraverso i sensi: olfatto e gusto

Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ? Sentivo ch

Ma davvero dobbiamo leggere tanto?

Ma davvero dobbiamo leggere tanto? Una domanda che non si dovrebbe mai fare a chi ha la passione per la scrittura e ama leggere, eppure... Leggere apre la mente, ma... Pare sia un po' come sapere le lingue. Nietzsche sosteneva che " chi studia le lingue è un imbecille ": imparerà infatti a tradurre lo stesso concetto in tanti idiomi diversi, senza però mai approfondire niente dal punto di vista concettuale e del ragionamento. Ricordo che un professore una volta mi disse: "Stalin non sapeva una parola di inglese eppure faceva paura a mezzo mondo!". Forse cercare di leggere molto per ampliare la propria cultura o per scoprire qualcosa di nuovo non è davvero necessario. Conosco persone, anche a me molto vicine, che non leggono mai un libro, eppure vivono benissimo (come faccio a sapere che vivono bene? Beh non lo posso sapere con certezza dato che non sono nella loro mente, è vero, ma osservandole non mi sembra che soffrano la loro scarsa voglia di leggere).