Passa ai contenuti principali

Collabora

Se vuoi collaborare proponendoti come articolista, o per qualsiasi altra proposta, invia una mail all'indirizzo:
spazioscritt@gmail.com
Nella mail vanno indicati:
  • nome e cognome (veri! Non si accettano profili falsi di alcun tipo. Nel blog poi si potrà usare uno pseudonimo eventualmente)
  • area di interesse preferita tra quelle presenti nel blog (che trovate elencate sempre in questa pagina)
  • eventuali proposte (se desiderate scrivere riguardo ad argomenti che il blog deve ancora trattare) 

Argomenti trattati

  • la scrittura giornalistica
  • scrittura e filosofia
  • scrittura e fotografia
  • news dal mondo della scrittura
  • dibattiti letterari
  • blogging
  • consigli per gli scrittori

Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione: "Eppure cadiamo felici" di Enrico Galiano

Scheda libro Titolo: Eppure cadiamo felici Sottotitolo: Non aver paura di ascoltare il rumore della felicità Autore: Enrico Galiano Editore: Garzanti Genere: Romanzo Anno di uscita: 2017 Riassunto  (fonte: aletta anteriore, edizione Garzanti) Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un’estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l’appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire. Fino a quando una notte, in fuga dall’ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso.

Autorità e valore di un’opera narrativa

In questo articolo/post vorrei parlarvi di qualcosa che bene o male volteggia fra i pensieri di chi decida di scrivere, soprattutto narrativa, ma che può essere esteso all’intero ambito della creazione artistica: un testo – o un’opera narrativa – ha un valore artistico intrinseco? La maggior parte di noi, sulla scia di quanto comunemente accettato come ragionevole verità, risponderà in maniera saldamente affermativa a questa domanda – dopotutto vi è un numero sterminato di esempi che confermano una tale posizione teorica, sia nella letteratura che in qualsiasi ramo di ciò che viene definito arte; senza che si abbiano alle spalle anni di studi nel campo il senso comune suggerisce che un’opera narrativa “nasce” recando in sé o meno un valore letterario-artistico presente sin dall’origine, un po’ come una caratteristica biologica inestricabilmente codificata nel DNA. E una tale posizione è anche spesso mantenuta dalla stragrande maggioranza degli scrittori emergenti/esordienti

Recensione: “Il fuoco, il vento e l’immaginazione” di Antonella Salottolo

Per la mia prima volta in veste da recensore su queste pagine digitali vi parlerò di un romanzo d’esordio dagli spunti progettuali interessanti ma afflitto da problemi che purtroppo ne minano in maniera critica la qualità complessiva finale. Scheda libro  Titolo: Il fuoco, il vento e l’immaginazione Autore: Antonella Salottolo Edito da: Kubera edizioni Distribuito da: Borè s.r.l. (librerie/e-store) Uscita: 11 gennaio 2019 (1a edizione cartacea); 25 febbraio 2019 (elettronico) Formato: brossura (cartaceo); Kindle (elettronico) Genere: romanzo Pagine: 184 cartaceo; 159 elettronico Prezzo: 14 € cartaceo; 3.99 € Kindle Il libro  Il fuoco, il vento e l’immaginazione è, per dichiarati intenti dell’autrice esposti nell’introduzione del libro, un romanzo atipico comprendente elementi eterogenei legati da un “fil rouge che permette a tutti questi elementi di stare armonicamente insieme all’interno dello stesso quadro” (pag. 7) individuato dalla stessa ne “L’IMMAGINA