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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

Perché si scrive? Riflessioni incomplete in cerca del cuore pulsante dell’atto scrittorio

Preambolo introduttivo sull’autore da parte dell’autore  Chi vi scrive – la voce disincarnata di cui ciascuno di voi lettori decodificherà i segni in questo spazio creandosi un’immagine mentale a partire proprio dalla decodifica dei segni stessi – non è, nel sociale e vociante mondo, nessuno; io (vi è sempre un “io” dietro ogni segno scritto/tracciato) non sono un’autorità in nessuno dei campi attinenti al variegato e complesso e ramificato sapere umano: non sono in possesso di nessun “oggetto sociale” ossia di nessun “Atto Iscritto” (dalla teoria della documentalità di Maurizio Ferraris) socialmente riconosciuto (diploma/laurea/certificato/ecc.) che attesti e convalidi al consesso sociale il mio essere abilitato a parlare/scrivere in maniera autorevole (= all’ombra dell’autorità emanata dall’Atto Iscritto normativamente valido secondo le regole del consesso sociale di riferimento) di checchessia: l’unico attestato che in questo senso posso presentare è un diploma di maturità sci

La scelta di un libro e la ricerca di una cultura autentica

Ho un’impressione che ritorna: che potrei anche sciropparmi milioni di tomi scritti da geni o eruditi, milioni di volumi di teoria intercontinentale e rimanere, ciononostante, qui dove sono. Ho anche una grande paura: quella di diventare uno di quegli pseudo-letterati che hanno raggiunto una propria personalissima “cultura” semplicemente accumulando letture casuali, incapaci di dare alle stesse un senso (ammesso che ve ne sia uno, ovviamente). Di solito lo sbocco naturale di chi accumula compulsivamente è quel tipo di libro dilettantesco ma pieno di spocchia che parla di tutto, dalle origini del cosmo al perché ci piaccia così tanto Diletta Leotta. E generalmente lo farà con quella spocchia-mista-aggressività perché altrimenti come puoi pensare di essere notato? Allora mi consola il fatto che esistano dei classici, quei bei libri che hanno anche la funzione rassicurante di permetterci di costruire un canone , fatto di radici solide, su cui poi si svilupperà - e a suon di aggiunte ca